Il ministro della Salute Roberto Speranza ha oggi firmato un’ordinanza che ripritina il distanziamento interpersonale nei treni a lunga percorrenza.
L’ordinanza arriva dopo le preoccupazioni segnalate dal Comitato tecnico scientifico, visti anche i dati preoccupanti che mostrano una risalita della curva dei contagi.
“È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato un’ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine. Questi sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus”, ha affermato il ministro Speranza.
In una nota del Mit si legge che le linee guida allegate al DPCM del 14 luglio non avevano reintrodotto il riempimento al 100%, ma una deroga al distanziamento sociale di un metro a certe condizioni che, se poste in essere, avrebbero aumentato la capacità dei vagoni, pur non permettendone il riempimento totale.
Oggi, a distanza di 16 giorni, dopo un confronto con il Ministro Speranza e valutata la curva dei contagi, si è concordata una decisione prudente sulle capienze dei treni ad Alta Velocità per non correre inutili rischi. Alla luce di ciò, i treni continueranno a viaggiare con le stesse regole finora applicate senza alcuna deroga.
Inoltre, per tutto il sistema di trasporto pubblico, è stato chiesto al CTS di rivalutare complessivamente tutte le linee guida già allegate al Dpcm del 14 luglio e di fornire un parere sulle nuove linee per il trasporto scolastico.